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Rapporto Sigma 2024
Livello:
Organismi internazionali (INT)
Paese:
Tutti i Paesi (TUTTI)
Anno:
2024
Ente / Autore
SwissRe (Swissre)
Tipologia / Abbreviazione
Altro (RAPPORTO)
Caratteri e fattori di interesse
Nel 2023, le catastrofi naturali, hanno provocato perdite economiche per 280 miliardi di dollari.
Di questi, 108 miliardi di dollari (40%), erano coperti da assicurazioni, al di sopra della media decennale precedente di 89 miliardi di dollari.
Il terremoto in Turchia e Siria è stato il più grande disastro umanitario dell'anno, causando quasi 58000 vittime. Con 6,2 miliardi di dollari di danni assicurati, si è trattato anche dell'evento più costoso del settore. Nonostante ciò, data la bassa penetrazione assicurativa nella regione colpita, il 90% di tutti i danni materiali non erano assicurati.
In rapporto al PIL, si stima, che il peso delle perdite assicurative derivanti dalle catastrofi, sia più che raddoppiato negli ultimi 30 anni. Ed, estrapolando il nostro tasso tendenziale stimato a lungo termine del 5-7%, si stima che l'onere attuale potrebbe raddoppiare nel prossimo decennio.
Fino ad ora la crescita economica, l'urbanizzazione ed il conseguente accumulo di beni da assicurare, sono stati il principale motore dell'aumento delle perdite e l'impatto dei cambiamenti climatici sulle perdite è stato limitato. Tuttavia, con il cambiamento climatico, il contributo di eventi meteorologici più frequenti sembra destinato ad aumentare in futuro.
Il principale motore dell'accumulo di sinistri assicurati nel 2023 è stata la frequenza degli eventi: lo scorso anno si sono verificate 142 catastrofi che hanno causato sinistri assicurati, un nuovo record. La categoria di catastrofi in più rapida crescita è quella degli "eventi di media gravità", che definiamo come eventi che causano perdite comprese tra 1 e 5 miliardi di dollari.
A causa della frequenza degli eventi, i sinistri assicurati globali annui (al netto dell'inflazione) ammontano ad oltre 100 miliardi di dollari. Basti pensare che un ciclone tropicale può innescare perdite molto elevate, in particolare quando una tempesta colpisce un'area urbana ad alta concentrazione di popolazione e valore patrimoniale, come l'uragano Ian, che nel 2022 causò perdite per oltre 60 miliardi di dollari quando si abbatté sulla Florida occidentale.
Nella categoria degli "eventi di media gravità" rientrano le tempeste convettive gravi (SCS).
Dopo i cicloni tropicali, gli SCS, sono diventati, collettivamente, il secondo pericolo in termini di perdite. Nel 2023 i danni assicurati da SCS ammonta a 64 miliardi di dollari, un nuovo massimo. La maggior parte delle perdite (85%) dello scorso anno, hanno avuto origine negli Stati Uniti, ma attualmente, le perdite, stanno crescendo più rapidamente in Europa, dove hanno superato i 5 miliardi di dollari in ciascuno degli ultimi tre anni, con le tempeste di grandine come principale causa.
Separando i diversi fattori che hanno contribuito alle perdite SCS negli Stati Uniti negli ultimi 15 anni, e dopo aver adeguato l'inflazione, scopriamo che la maggior parte della crescita delle perdite è stata determinata da fattori legati alla crescita economica. L'aumento dei costi nel settore delle costruzioni è un altro fattore che determina perdite, così come lo sono gli effetti del cambiamento climatico, anche se su quest'ultimo ci sono molte incertezze e gli impatti variano in base al pericolo e da una regione all'altra.





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